Il disagio a scuola e le ragioni degli studenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il disagio a scuola e le ragioni degli studenti

Scuola

Tre casi di cronaca riaccendono il dibattito sulla preoccupante situazione nelle classi italiane, dove il malessere dei ragazzi si intreccia con le difficoltà e le scelte sbagliate degli adulti

La cronaca ci impone di tornare sul problema del disagio scolastico, già affrontato in questo articolo. I ragazzi e le ragazze stanno male, a volte malissimo, ma non sono loro il problema: non va confuso il sintomo con la malattia. Per fortuna, ogni tanto anche le ragioni dei giovani vengono riconosciute.

Lo ha fatto il TAR della Campania, annullando la sospensione collettiva decisa dalla preside del Liceo Tasso di Salerno. Il provvedimento aveva colpito tutti gli studenti maschi, nell’impossibilità di scoprire chi effettivamente avesse urinato nella parte antistante il loro bagno.

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Possibile che non vi fosse un metodo disciplinare più adeguato che sparare nel mucchio? “Ditemi chi è stato, altrimenti vi metto tutti in castigo“: è un metodo che funziona benissimo coi bambini piccoli, ma poi sarebbe il caso di passare a stadi più evoluti, senza nulla togliere al rigore e al rispetto delle regole.

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Vandalismo, coltelli e preghiere: cosa succede nelle aule italiane?

Ha dato ragione alla protesta di alcune madri anche una scuola primaria di Oristano, che ha sospeso per 20 giorni – con stipendio ridotto – una maestra che aveva fatto recitare delle preghiere alla classe dove faceva supplenza. Trovatasi a sostituire un collega prima di Natale, aveva impiegato il tempo a costruire rosari con le perline che si portava dietro. Lei si è giustificata spiegando che tutti i bambini sono di religione cattolica e i sindacati la difendono: a prescindere dal caso specifico, viene francamente da domandarsi perché il tempo della didattica debba essere impiegato in questo modo.

E’ certamente meno lineare la vicenda della 14enne di Biella che, rimproverata da un’insegnante per l’uso dello smartphone in classe, ha estratto dallo zaino un coltello, dichiarandosi pronta a usarlo. Per fortuna alle parole non sono seguiti i fatti, ma è dovuta intervenire una pattuglia delle Forze dell’Ordine. Inevitabilmente, la vicenda è stata segnalata al Tribunale dei Minori per le necessarie valutazioni. La questione è talmente delicata che merita la sospensione del giudizio. Saranno i professionisti del settore a valutare il caso e le ragioni del comportamento della ragazzina. Ragioni che oggi non possiamo conoscere, ma che certamente esistono.

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ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023 17:33

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